LANDSCAPES INSIDE MY ROOM
“È in noi che i paesaggi hanno paesaggio. Perciò se li immagino li creo; se li creo esistono; se esistono li vedo come vedo gli altri. A che scopo viaggiare? A Madrid, a Berlino, in Persia, in Cina, al Polo; dove sarei se non dentro me stesso e nello stesso genere delle mie sensazioni?” [Fernando Pessoa, Il libro dell’inquietudine, frammento 387]
Landscapes Inside My Room è, in prima istanza, una serie di immagini che raffigurano delle banali costruzioni plastiche, ottenute accartocciando e sagomando della semplice carta di giornale. È nella loro “messa in scena” però, nel loro essere attraverso la fotografia, che questi costrutti arrivano ad acquisire un altro ruolo: quello di simulacri, ossia oggetti che non valgono tanto per ciò che sono, quanto piuttosto per ciò che rappresentano; la dimensione verso cui alludono. Lo scarto tra sostanza e significanza è alla base del processo immaginifico, ed è proprio su questa base che possiamo qui parlare, a buon grado, di paesaggi: paesaggi da camera.
Landscapes Inside My Room nasce dalla mia ossessione verso la montagna, luogo di memorie e affetti d’infanzia, in un momento storico in cui la fruizione del paesaggio veniva limitata dalle autorità per arginare la pandemia del Covid-19. Confinato all’interno delle mura domestiche, nell’intimità di una camera buia, il paesaggio diviene così un oggetto di fantastica speculazione e insieme di costruzione teatrale.